1. Le ceneri di Pisa – L’associazionismo laico nelle lotte per l’igiene e la sanità (1882 – 1939)
Autore: Lorenzo Gestri
Editore: Nistri-Lischi, Pisa
Pubblicazione: ottobre 2001
Nel 1882 un nucleo di persone diverse, per estrazione sociale, istruzione e professione, costituiva la Società pisana per la cremazione dei cadaveri; suo proponimento, accendere “la fiamma sulle are sacre della morte”, come già si era iniziato a fare in altri centri del Paese. Tre anni dopo, grazie ad una diretta iniziativa dell’Associazione, il Cimitero suburbano poteva annoverare un proprio impianto crematorio. Era l’inizio di uno straordinario impegno che, pur condizionato ed osteggiato – è facile intuire – da usi, mentalità e pregiudizi di enorme spessore, doveva comunque lasciare nei lustri il suo segno e radicare la “civil costumanza” funebre nella collettività locale.
Il volume ricostruisce quelle lontane vicende, ne cerca le molteplici motivazioni; dalla matrice risorgimentale alle nuove componenti libertarie e socialiste, alla “utopia igienista”, in un Paese segnato da endemie ed epidemie: Pisa non è immune da simili flagelli. Infine, la fitta rete dell’Associazionismo laico: protagonisti e comparse, o la minuta trama della Pisa popolana, con le sue subculture, i suoi miti ed i suoi riti.
Pur costruita da un particolare osservatorio, la ricerca balza così di capitolo in capitolo verso un grande affresco d’insieme, che, quantomeno relativamente agli anni tra Otto e Novecento, ci restituisce l’intero orizzonte cittadino, in tutta la sua vivacità, complessità e ricchezza.
Il volume è stato pubblicato a cura della Società pisana per la cremazione (SOCREM) con il contributo dell’Università di Pisa, del Comune di Pisa e della Amministrazione Provinciale di Pisa.
2. La cremazione a Pisa – Le ragioni di una scelta
Autore: Andrea Salvini (a cura)
Editore: Pisa University Press, Pisa
Pubblicazione: aprile 2015
La pratica della cremazione costituisce un fenomeno in rapida crescita nel nostro paese, soprattutto negli ultimi anni. La Società per la Cremazione di Pisa ha avviato una significativa riflessione sulle ragioni di questa tendenza, scegliendo di mettersi “in ascolto” dei propri iscritti, attraverso una ricerca condotta in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa, di cui in questo volume si restituiscono i risultati. Esso contiene una delle prime indagini sociologiche rivolte alla ricostruzione dei profili degli iscritti alla So.Crem. e delle motivazioni che li hanno condotti ad aderire ad una proposta associativa così coinvolgente sul piano simbolico, che porta – nel pieno esercizio della propria libertà individuale – a vincolarsi alla scelta di farsi cremare. Il libro che qui si presenta raccoglie contributi di riflessione e resoconti empirici che affrontano queste tematiche con leggerezza e disincanto, ma senza rinunciare al dettaglio dell’analisi, in un intento interdisciplinare che transita dalla ricostruzione storiografica al racconto storico, dall’analisi teorico-astratta alle generalizzazioni fondate sui dati empirici. Ne emerge un testo plurale che introduce il lettore nella vicenda storica pisana relativa allo sviluppo della pratica della cremazione nonché al duplice tema delle direzioni strategiche dell’azione associativa della So.Crem. e delle motivazioni che conducono sempre più persone a identificarsi in essa.
3. Società Pisana per la Cremazione – Analisi della consistenza e delle caratteristiche sociali
Autrice: Cira Siano
Editore: Felici Editore, Pisa
Pubblicazione: febbraio 2017
Che cosa distingue e caratterizza la Società Pisana per la Cremazione nel contesto contemporaneo delle autonomie sociali? Quale ruolo è chiamata a giocare in un contesto di crisi della modernità e in particolare del welfare state? Sono domande ricorrenti nelle scienze sociali in questi ultimi anni.
Il volume, seguendo l’approccio sociologico relazionale, tenta di rispondere a questi interrogativi. L’autore sostiene che la specificità della Società Pisana per la Cremazione sta nella particolare attenzione rivolta alla relazione sociale e ai suoi aspetti di legame reciproco. È il cosiddetto “effetto di reciprocità” che caratterizza il Terzo settore in modo sostanziale e lo mette in grado di rispondere ad alcuni degli attuali fallimenti relazionali di Stato e mercato.
Lo studio oggetto del volume consentirà in modo ripetuto agli organi direttivi della Società Pisana per la Cremazione di organizzare in maniera razionale dei focus group di soci, per indagare questioni sfuggenti o controverse e definire contenuti utili alla proposizione di strategie e, al tempo stesso, il lavoro che ne seguirà, permetterà di realizzare una più approfondita conoscenza tra i partecipanti all’associazione, migliorando la qualità delle relazioni interpersonali.
Se si segue questa pista d’indagine, si perviene a una prospettiva di osservazione originale, che consente di rispondere a una grande sfida del domani: che posto occupa, infatti, la relazione sociale nei servizi di welfare?
Cira Siano è dottore in Sociologia e Politiche sociali, collabora con la Società Pisana per la Cremazione in ragione di un progetto regionale sulla ricerca delle motivazioni cremazioniste e sulle origini storico-sociali del movimento. Ha collaborato con il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa per la pubblicazione “Identità, bisogni e ricognizione strutturale dei dati sul volontariato in Toscana, oltre la crisi” (a cura di Andrea Salvini e Irene Psaroudakis), ricerca commissionata dal Centro Servizi Volontariato per la Toscana (CESVOT). Presso l’Università di Pisa, ha cooperato part-time con l’Unità di servizi per l’integrazione e l’assistenza degli studenti disabili (USID). Ha di recente pubblicato con M. De Stefano Le origini della Società pisana per la cremazione (dei cadaveri) in Il Tempio crematorio di Pisa – Associazionismo laico e igienista nell’Italia dell’Ottocento a cura di A. Braccini, S. Castelli, M. Finelli e G. Garzella, Pisa University Press.
4. Il Tempio crematorio di Pisa – Associazionismo igienista nell’Italia dell’Ottocento
Autori: Adolfo Braccini, Sergio Castelli, Michele Finelli, Gabriella Garzella
Editore: Pisa University Press, Pisa
Pubblicazione: maggio 2017
La cremazione, antico rito pagano di sepoltura dei cadaveri, già in uso presso la civiltà dei Greci, degli Etruschi, degli Italici e dei Romani, poi rivalorizzato dalla rivoluzione francese, nel tempo è stato sempre contrastato dalla Chiesa cattolica fino al Concilio Vaticano II. In Italia lo sviluppo della cremazione si è realizzato nella seconda metà dell’Ottocento quando il diritto d’incenerimento fu negato a Giuseppe Garibaldi. Le proteste popolari seguite alla mancata cremazione dell’Eroe del Risorgimento favorirono la costituzione delle società per la cremazione e di altre forme associative fra i lavoratori, gruppi di coesione rivolti essenzialmente alla formazione ed emancipazione del popolo. Tali aggregazioni furono subito bandite dalla Chiesa cattolica che in queste ravvisava nuclei di persone ribelli alla fede perché aderenti alla Massoneria e al nascente socialismo. Lo scontro tra cremazionisti e clero fu aspro e finì nel 1963, dopo settantasette anni di rifiuto dei sacramenti per chi aderiva alle società di cremazione. Frattanto le associazioni cremazioniste realizzavano il loro progetto edificando Templi crematori e pubblicizzando l’intervento “igienista” che il rito di cremazione ottimizzava. Per molti anni l’Italia è stata il paradigma europeo della scelta cremazionista. Oggi la composizione delle società di cremazione è fatta prevalentemente da donne a conferma dell’universalismo che caratterizza queste organizzazioni, dopo che le stesse sono state spesso maschili. Nel volume il caso di Pisa è analizzato sotto vari punti di vista: la morte di Giuseppe Mazzini, nonostante il Patriota genovese fosse contrario alla cremazione, rinsaldò l’associazionismo laico e democratico di Pisa, sul nerbo del quale nacque nel 1882, dopo la morte di Garibaldi, la Società pisana per la cremazione.